La discrezione è la qualità della discrezione. Questo aggettivo si riferisce a quanto si fa liberamente, al potere di governo in funzioni non regolamentate e al servizio di trasporto che non è soggetto a impegni di regolarità.
La discrezione, quindi, può essere associata all'azione che è lasciata alla discrezione di una persona, di un organismo o di un'autorità che ha il potere di regolarla. Ad esempio: "La distribuzione dei fondi è a discrezione del governo, quando è il Congresso che dovrebbe decidere come concederli" , "Il presidente ha dimostrato ancora una volta di prendere le decisioni più importanti secondo la sua discrezione, senza consultare alcun ministro" , " Le condizioni di vita delle persone non possono dipendere dalla discrezione di un funzionario ” , “ L'opposizione ha espresso la sua critica alla discrezione nella formazione delle commissioni ” .
Un servizio discrezionale è un servizio pubblico regolato in base alle esigenze degli utenti e dell'azienda che lo fornisce. L'utilizzo più comune di questa nozione è legato al trasporto, quando non è obbligato a rispettare parametri di regolarità, orari, itinerari, ecc.: "Siamo un'azienda dedita al trasporto discrezionale in base alla domanda stagionale" , "Voglio sapere se esiste una sorta di servizio discrezionale che effettua viaggi porta a porta ” .
Il trasporto, quindi, differisce dal trasporto regolare, che è soggetto a un percorso, una frequenza e tempi prestabiliti. Un autobus pubblico (che in alcuni paesi è noto come bus, guagua o colectivo, tra gli altri nomi) deve seguire un circuito prestabilito e arrivare alle fermate corrispondenti a determinati orari.
Discrezione amministrativa
D'altra parte, dato che la pubblica amministrazione svolge molte attività che, a loro volta, cambiano nel tempo, i suoi limiti non sono sempre definiti con precisione dalle leggi e, per questo motivo, l'ordinamento offre due tipi di autorità all'amministrazione, che sono le seguenti:
* Potere regolamentato: è quello le cui regole sono debitamente indicate dal diritto pubblico, il che significa che la Legge determina quale autorità deve procedere in ciascun caso, e in che modo dovrebbe farlo, senza lasciare spazio ad alcun tipo di soggettività da parte di lo stesso;
* potere discrezionale: fornisce un certo margine di libertà all'autorità, dopo aver valutato una situazione leggermente soggettivamente, per decidere come esercitare i suoi poteri in un caso specifico. Va da sé che detta libertà non eccede i limiti della Legge, ma risponde ai principi che essa ha stabilito e deve essere sempre utilizzata per agire a suo favore.
Vale la pena ricordare che, sebbene a prima vista entrambi i tipi di potere sembrino opposti, non lo sono; il potere discrezionale deve rispondere ad alcuni elementi fondamentali, che sono: la propria esistenza; il suo esercizio in un quadro ben definito; la competenza di un determinato organismo; i suoi obiettivi, che devono sempre ruotare intorno al raggiungimento di scopi pubblici.
Infine, il concetto di discrezionalità non deve essere confuso con quello di arbitrarietà, trattandosi di due categorie opposte. Il primo rappresenta un certo grado di libertà all'interno di una serie di possibilità stabilite dalla Legge, e avvalendosi di un criterio responsabile e consapevole. Al contrario, gli atti arbitrari sono associati ai capricci dell'abuso di potere, che vanno contro i principi costituzionali.