L' azione e l'effetto del movimento si chiama movimento. Il verbo muoversi, da parte sua, si riferisce a far lasciare un corpo da un posto e spostarsi in un altro, o scuotere una cosa o parte del corpo. Il movimento, quindi, può essere collegato allo stato dei corpi mentre cambiano di posto.
Ondulatorio, d'altra parte, è ciò che ondeggia o si estende sotto forma di ondulazioni. Va ricordato che un'onda è un movimento che si propaga in un fluido, una curva che si verifica in certe cose flessibili o un disturbo da stress.
Tutte queste definizioni ci permettono di comprendere la nozione di moto ondoso, ovvero quel moto che si propaga attraverso le onde e coinvolge il trasporto di energia, ma non di materia. Esempi di movimenti ondulatori si trovano sulla superficie dell'acqua e nelle particelle di un mezzo elastico.
È necessario stabilire che le onde possono essere classificate in base a diversi criteri. Quindi, ad esempio, se prendiamo in considerazione qual è la loro periodicità, potremmo raggrupparli in quelli periodici, che si verificano in cicli ripetitivi o non periodici.
Tuttavia, sono anche classificati in queste altre modalità:
• In base alla loro propagazione, vettoriale o scalare.
• Per quanto riguarda i mezzi di propagazione, possono essere meccanici o non meccanici.
• Per quanto riguarda il suo fronte d'onda, possiamo parlare di onde tridimensionali, unidimensionali o bidimensionali.
Il moto ondoso, quindi, è la propagazione di un disturbo di una certa proprietà di un mezzo, come la densità, la pressione o il campo magnetico. Il mezzo che subisce il disturbo può essere l'acqua, l'aria o anche il vuoto.
Gli studenti di Fisica sono coloro che ritengono necessario intraprendere lo studio del suddetto moto ondoso, che li porta ad apprendere e scoprire che sostanzialmente può essere di due tipi:
• Quando si parla di onde longitudinali, cosa si produce è che il mezzo si muove nella stessa direzione di propagazione.
• Nel caso delle onde trasversali, ciò che accade è che il mezzo si muove ad angolo retto rispetto a quella che sarebbe la direzione di propagazione.
Oltre a tutto quanto sopra, va segnalata un'altra importante serie di elementi e problematiche relative al moto ondoso:
• L'unità di frequenza utilizzata per misurarla è Hertz. Questo è rappresentato da Hz ed è equivalente a un ciclo al secondo.
• Per poter analizzare a fondo il movimento in questione, è anche essenziale tenere conto di altri criteri come l'allungamento o il nodo.
È possibile distinguere vari elementi nell'onda del moto ondoso. Si può parlare, in questo senso, di ampiezza (la distanza tra il punto di massimo allungamento e il punto medio dell'onda), cresta (il punto di massimo allungamento), valle (il punto più basso), periodo (il tempo serve un'onda per passare da un punto di massima ampiezza al successivo), frequenza (numero di volte in cui si verifica la vibrazione per unità di tempo) o lunghezza d'onda lunga (la distanza tra lo stesso punto di due ondulazioni consecutive).