La nozione di moralità viene utilizzata per nominare l'insieme di precetti che determinano se un'azione può essere definita buona o cattiva. La morale, quindi, regola il comportamento umano secondo le norme che i soggetti hanno del bene e del male.
Doppio, da parte sua, è un aggettivo che può essere utilizzato con riferimento a ciò che è due volte più grande o più grande, come ciò che viene ripetuto due volte o ciò che implica l'esistenza di due elementi simili o identici.
L' idea dei doppi standard, in questo quadro, consente di fare riferimento al criterio utilizzato da una persona o da un'entità quando si comportano in due modi diversi rispetto alla stessa situazione. Questa è un'ingiustizia in quanto implica una violazione dell'imparzialità.
Supponiamo che un giornalista condanni duramente un atto di corruzione che ha come protagonista un politico dell'opposizione, ma giustifica o approva le azioni corrotte di un funzionario dell'attuale governo. Ciò significa che, nello stesso caso (atto di corruzione), emette due giudizi opposti: condanna l'avversario e giustifica il sovrano. Il giornalista in questione, quindi, ha doppi standard.
Gli interessi economici e politici spesso portano a usare regole molto diverse per giudicare gli altri. Ma esistono doppi standard anche nella vita personale, quando giustificiamo i nostri atti riprovevoli perché ci rifiutiamo di impegnarci in quei valori che difendiamo quotidianamente.
Un ministro religioso, ad esempio, può chiedere ai fedeli di mostrare solidarietà a coloro che ne hanno più bisogno, invitandoli a fare donazioni e condurre una vita austera, perdendo ricchezze materiali. Nella sua vita privata, invece, agisce egoisticamente: non dona denaro o proprietà e vive in una villa circondata dal lusso. In questo modo, il ministro mostra i suoi doppi standard: ciò che considera buono per gli altri e per la comunità, non tiene conto della propria esistenza.
In ogni caso, applicare questa dualità all'educazione di un figlio può sembrare insignificante a breve termine ma avere un impatto esponenziale sulla sua capacità di discernere il bene dal male in futuro, cosa che potrebbe ostacolare il suo sano sviluppo.
La domanda fondamentale che dobbiamo porci di fronte a questo tipo di atteggiamento è sempre la stessa: qual è la sua origine ? Dietro ogni caratteristica negativa, ogni crimine e atto di violenza, c'è una storia, probabilmente simile a quella che il soggetto ha scritto. Ciò non significa che dovremmo accettare gli abusi semplicemente perché gli autori sono stati vittime in passato; al contrario, invece di accettare semplicemente i fatti, possiamo cercare di arrivare al punto in cui la persona ha cominciato ad andare storto, per saperne di più su di lui, su noi stessi e sulla nostra specie in generale.
In una certa misura, i doppi standard possono far parte della naturale tendenza a difendere il nostro branco: non ci piace che gli altri parlino male di noi, e quel bisogno di proteggerli può spesso portarci a "rimediare" ai loro errori. Ma quando le azioni che copriamo sono di una certa gravità, tutto cambia, soprattutto se la nostra negligenza può danneggiare una terza parte.